Go to work- in europe

SCHEDA

Denominazione scuola

I.I.S. "M. Rapisardi"
Paterno (CT)

Codice scuola

CTIS01200Q


Ordine - indirizzo

"Chimica, Materiali e Biotecnologie"; Articolazione "Chimica e Materiali"


Struttura Ospitante

DOLFIN S.p.A.


Tipologia Struttura

Azienda di produzione dolciaria


Numero classi coinvolte

1


Numero studentesse e studenti accolti

15

PROGETTO FORMATIVO

Denominazione progetto

Go to work- in europe


Durata progetto

Triennale


Ideazione progetto

Le circostanze che hanno portato l'Istituto a progettare insieme all'azienda quest'esperienza di Alternanza scuola-lavoro riguardano la possibilità di allargare e qualificare l'offerta formativa, di offrire agli allievi una esperienza in grado di potenziare conoscenze, capacità e competenze, interessando anche imprese estere.


Descrizione attività

“Il Progetto “Go To Work in Europe” si sta realizzando nell’ambito dell’Azione Chiave 2 (KA2), sezione VET (Vocational Educational Training) in partenariato con prestigiosi Istituti Tecnici di diversi Paesi Europei: “Colegiul Tehnic Alesandru Papiu Ilarian” e il “Liceul Tehnologic Mihai Viteazul” di Zalau (Romania), “G. Marconi” e “P. Paleocapa” di Bergamo, la “Ciutat de l’Aprenant” di Valencia (Spagna), l’“ABB Industrigymnaium” di Vasteras (Svezia). Completa il partenariato Noviter, expert company di Milano e FORMA, agenzia formativa di Confindustria Bergamo Il modello denominato ECLI (Expert Classroom Laboratory Individual experience) dal forte carattere innovativo, propone un percorso integrato quadripartito che prende origine dalla ricognizione e dalla sintesi delle buone pratiche di alternanza scuola lavoro presenti nei Paesi europei partner del progetto con il supporto di prestigiose aziende di caratura internazionale: Tenaris e ABB, multinazionali del settore meccanico attive in tutti i Paesi Partner del progetto, e Dolfin S.p.A., azienda siciliana di successo nel settore alimentare.
L’esperienza di alternanza scuola-lavoro è articolata in quattro fasi: 1) Formazione a scuola con esperti delle aziende (Fase Expert); 2) Attività in azienda (Fase Classroom); 3) Attività laboratoriali guidate da esperti aziendali (Fase Laboratory); 4) Esperienze individuali in azienda di on-the-job training (Fase Individual Experience).
Obiettivo finale del partenariato è la produzione di tre opere di ingegno (intellectual outputs) il cui carattere distintivo sia l’originalità delle idee e la loro trasferibilità ad altri contesti educativi: 1) un nuovo modello di governance per la gestione, a livello del management e a livello logistico-organizzativo, curricula integrati in cui la formazione scolastica si alterna con il Work-Based Learning. 2) l’ECLI, modello didattico innovativo di Alternanza Scuola – Lavoro; 3) Quattro nuove competenze, due delle quali di carattere trasversale e altre due di carattere disciplinare, definite congiuntamente dal personale educativo delle Istituzioni partner e dagli esperti aziendali.
Un’esperienza formativa, interamente svolta in lingua inglese, che ha permesso agli studenti non solo di sperimentare sul campo le proprie abilità e competenze, ma di arricchire il proprio bagaglio culturale, potenziare le proprie competenze linguistiche e allargare i propri orizzonti.
Il progetto “Erasmus+ KA2 “Go to work in Europe” ha così messo in atto quella fattiva alleanza tra mondo della scuola e mondo del lavoro auspicata dalla Riforma della Buona Scuola attraverso la nuova metodologia didattica della ricerca – azione nel campo dell’Alternanza Scuola Lavoro.
I risultati raggiunti saranno disseminati tramite l’organizzazione di appositi eventi (multiplier events) presso tutti i Paesi partner del progetto.”

COMMENTI

Commenti studentesse e studenti

“Siamo venuti a contatto con diverse realtà aziendali, svolgendo significative esperienze di crescita professionale ed educativa, avendo la possibilità di integrare la formazione acquisita durante il percorso scolastico con l’acquisizione di competenze più pratiche, che favoriscono un avvicinamento al mercato del lavoro”.

“L’intera formazione se ne è arricchita ed ammodernata, perché messa a contatto con il mondo “reale”, quello che non si legge sui libri soprattutto di realtà differenti.
L’utilità dell’ASL in genere non è solo sul lavoro che potrà seguire al percorso di scuola secondaria intrapreso, ma anche sulla scelta della eventuale formazione universitaria”.

“Il progetto sta fornendo l’opportunità di accrescere la propria autostima, fondamentale per il processo di maturazione. Consente di sperimentare sul campo quello che potrebbe essere il nostro futuro professionale: l’impresa diviene comunità privilegiata dove sviluppare conoscenze e apprendimenti”.

“Abbiamo imparato a relazionarci con gli altri e a lavorare in gruppo, a venire a contatto con i meccanismi e le norme che regolano la vita aziendale anche di Paesi differenti, ad acquisire un linguaggio tecnico specifico, ad individuare gli aspetti applicativi del processo produttivo, comprenderne i problemi che possono insorgere e capire come affrontarli e risolverli”.

“L’esperienza In Romania ci ha sorpresi perché ci siamo ambientati facilmente con i ragazzi rumeni e le rispettive famiglie. Le famiglie hanno fatto di tutto per farci sentire a casa nostra, con grande ospitalità. La cosa più bella è stata che hanno cercato di farci conoscere la cultura rumena in ogni modo, attraverso la cucina e raccontandoci usi e costumi della loro terra”.

“Le aziende visitate sono state molto interessanti, a partire dalla “Silcotub” che ci ha colpito per il metodo di lavorazione che sconoscevamo completamente, alla “Michelin” che ci ha affascinato con la loro precisione, la dedizione e la meticolosità con cui svolgono il loro lavoro, alla “Gowinvest” che ci ha dato la possibilità di lavorare alla realizzazione di alcuni componenti dei loro prodotti ospedalieri ”.

“L’importanza dell’esperienza in strutture ospitanti sta nel fatto che in classe si acquisiscono abilità e conoscenze che in molti casi non verranno mai applicate, restando spesso teoriche, mentre in azienda i percorsi conoscitivi assumono una dimensione pratica e si trasformano in competenze e si dà agli studenti opportunità di crescita personale, attraverso un’esperienza extrascolastica che contribuisca a svilupparne il senso di responsabilità”.

“La conoscenza del mondo delle imprese dà la possibilità di acquisire la consapevolezza di quali mestieri non si vorrebbero svolgere.
La vita quotidiana d’azienda, che durante l’ASL si svolge come a quella di un dipendente effettivo, rende consapevoli di che cosa implichi un sistema organizzato e del comportamento da seguire, contribuendo in questo modo all’educazione, oltre che alla mera formazione”.

“Si impara come lavorare in team in un’organizzazione, si scopre come dare una soluzione pratica allo studio, si diventa pronti per il lavoro in tempi più brevi”.


Commenti tutor scolastici

“Le aziende decidono spesso di collaborare con l’Istituto per diverse ragioni. Sicuramente perché pensano che investire sui giovani sia importante perché potrebbero un giorno avvalersi della collaborazione di un allievo che hanno già avuto modo di testare durante l’esperienza di alternanza scuola lavoro. Purtroppo nel territorio siciliano le aziende sovente rifiutano la presenza di gruppi di studenti vedendoli solo come un intralcio alla loro attività”.

“Gli allievi durante l’esperienza di Alternanza Scuola Lavoro sono più puntuali, più motivati, si applicano con più entusiasmo, con più interesse e coinvolgimento.
Le esperienze di ASL arricchiscono il curriculum scolastico degli studenti con contenuti operativi, rilevando e valorizzando le competenze e in particolare quelle trasversali e tecnico-professionali”.

“La scuola con l’Alternanza Scuola Lavoro offre un’esperienza che integra la didattica curriculare con una formazione “sul campo” per dare agli studenti la possibilità di collegare formazione ed esperienza pratica, di vivere in un contesto lavorativo relazionandosi con le diverse figure aziendali ed operando nel rispetto delle regole e delle consegne avute”.

“L’esperienza di ASL in realtà economiche europee differenti arricchisce lo studente della capacità di saper utilizzare altri codici, di saper riconoscere regole e principi diversi per imparare ad orientarsi al di fuori del proprio ambiente umano e sociale, di far apprendere competenze utili all’effettivo futuro inserimento nel mondo del lavoro”.

“Il contatto con culture e tradizioni di diversi Paesi europei, l’esigenza dello studente di organizzare la propria vita al di fuori dell’ambiente familiare adattandosi alle abitudini e agli stili di comportamento di un altro popolo, portano indubbiamente a sviluppare competenze individuali, relazionali, trasversali, fortemente richieste oggi dal mercato del lavoro”.

“I punti di forza dell'esperienza hanno riguardato l’attuazione di una concreta forma di interazione dell’azienda con il mondo della scuola, favorendo la formazione e l'orientamento degli studenti.
Portando difatti gli alunni all’interno dei diversi contesti produttivi si fornisce loro la possibilità di toccare con mano i processi, consentendo dunque una comprensione più rapida e chiara delle tecnologie e del contesto aziendale”.

“Sarebbe auspicabile continuare a seguire questa attività di formazione, anche negli anni a venire, per far in modo che tutti abbiano la possibilità di crescere, accrescere e maturare le proprie abilità riferite al mondo del lavoro nel miglior modo possibile”.

“Nell’ambito del progetto di ASL organizzato dalla scuola, fra il tutor scolastico e il tutor esterno della struttura ospitante è necessario sviluppare un rapporto di “forte interazione” per definire gli aspetti didattici ed organizzativi, per garantire il monitoraggio del percorso, per verificare il raggiungimento delle competenze acquisite”.


Commenti struttura ospitante

“L’esperienza di ASL offre agli studenti la possibilità di accedere a luoghi di educazione e formazione diversi da quelli istituzionali che sicuramente stimolano apprendimenti non formali e informali e valorizzano al meglio le loro potenzialità personali“.

“Lo studente ha interagito con la struttura aziendale individuando ed interiorizzando le norme di comportamento proprie dell'azienda stessa ed ha contestualizzato e ampliato le conoscenze e le abilità professionali previste dal progetto“.

“Grazie all’esperienza di ASL le strutture ospitanti possono reperire più facilmente le figure professionali più preparate di cui hanno bisogno e che, invece, spesso sono di difficile reclutamento. Uno studente che ha già fatto un percorso di Alternanza in futuro saprà inserirsi in azienda più facilmente, avendo già sviluppato quelle competenze, specie trasversali, che facilitano un più rapido adattamento alla realtà lavorativa“.

“Fare Alternanza significa quindi lavorare insieme alle scuole sulle competenze dei ragazzi per accrescere la preparazione professionale degli studenti e favorire l’orientamento dei giovani in modo che possano contribuire alla vita sociale ed economica del Paese. Il raccordo tra formazione, istruzione e mondo del lavoro è un fattore strategico sia per le imprese che per i giovani che si affacciano al mercato del lavoro“.

“Nella nostra organizzazione, come azienda, abbiamo pensato di suddividere i ragazzi in tre gruppi giornalieri di massimo 5 unità. Questo ci ha dato la possibilità di seguire i ragazzi in maniera attenta e, soprattutto, con l’intenzione di farli crescere sul piano professionale“.

“L’Alternanza Scuola-Lavoro costituisce un valido strumento per incrementare l’occupabilità dei giovani soltanto se il percorso formativo è co-progettato da imprese e scuola in modo da combinare la preparazione scolastica con le esperienze assistite sul posto di lavoro. Naturalmente la co-progettazione è soltanto il primo passo per la realizzazione di un percorso sinergico scuola-azienda, che deve essere affiancato dalla co-valutazione degli apprendimenti e soprattutto dalla condivisione dei linguaggi“.

“Un punto di contatto importante tra azienda e scuola è la co-valutazione. Il metodo valutativo deve essere stabilito da scuola e azienda in collaborazione. Difatti la scuola tende a sottovalutare il reale contributo da parte dell’impresa nella valutazione della performance, imponendo in genere al tutor esterno strumenti preimpostati, redatti senza l’apporto fruttuoso della realtà ospitante che punta alla verifica della qualità degli apprendimenti, alla cui costruzione concorrono scuola e lavoro“.

“Nello specifico, le imprese hanno bisogno che la scuola formi giovani dotati di pensiero critico e creativo, in modo tale da formare non solo tecnici in grado di far crescere le imprese, ma anche gli imprenditori di domani”.